La lanterna di Genova: come visitare il simbolo della città durante uno scalo in crociera

Genova, stupenda Genova. Chissà quanti di voi hanno più volte fatto scalo nel capoluogo ligure grazie alle navi da crociera. Quando si pensa a Genova la prima cosa che viene in mente è la focaccia e non dite bugie, a chi non piace la focaccia? Ah, e non chiamatela assolutamente pizza bianca! Ma oggi non sono qui per raccontarvi delle eccellenze gourmet locali, anche se potremo aprire un capitolo infinito sulle bontà gastronomiche che si possono gustare nella Superba, bensì voglio raccontarvi come visitare uno dei simboli della città.

Quando si pianifica una sosta nel capoluogo ligure le prime cose a cui si pensa sono:

  • Un giro in città con shopping annesso
  • Visita all’acquario
  • Il centro storico
  • Il Palazzo del Principe
  • Portofino, Santa Margherita Ligure e Rapallo
  • Le Cinque Terre
  • Milano (e sì, c’è gente che prende l’escursione per Milano)

Ma c’è una torre ben visibile sia dall’alto delle colline sia da miglia di distanza, simbolo della città che veglia sul capoluogo ligure da oltre cinque secoli, che tutti ammirano ma che quasi nessuno dei crocieristi prende in considerazione per una visita, la Lanterna di Genova.

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E qualcuno ora si chiederà: ma perché, si può visitare la lanterna di Genova? La risposta è un sonoro sì, è possibile farlo grazie a un gruppo di volontari e potrebbe essere una valida alternativa per chi più di una volta ha camminato per i carruggi del centro storico.

CENNI STORICI

Si sa, la Lanterna è il simbolo per eccellenza della città di Genova. Alta ben 77 metri è il secondo faro più alto d’Europa e veglia sulla città dal 1128. L’attuale architettura risale al 1543, ma è bene sapere che fino al XII secolo esisteva una torre simile, nata come postazione di guardia per la segnalazione di imbarcazioni sospette e divenuta nel tempo anche faro, sulla cui sommità si bruciavano fascine di legna per segnalare l’accesso al porto ai naviganti.

La prima Lanterna alimentata a olio di oliva arrivò solo nel 1326, per ampliare il fascio di luce prodotto dalla stessa furono inseriti una serie di cristalli trasparenti prodotti da mastri vetrai liguri. Nel 1400 circa fu poi adibita a prigione, tra i tanti che vi fecero visita anche il Re di Cipro. Nel secolo successivo accanto la Lanterna nacque la Fortezza della Briglia, fortemente voluta da Luigi XII quanto fortemente odiata dai genovesi che la distrussero pochi anni dopo, danneggiando durante gli scontri anche il simbolo della città. Finita di ricostruire nel 1534 da allora ha superato egregiamente il bombardamento navale del Re Sole alla fine del Seicento, i combattimenti del 1746 dopo la rivolta di Portoria, i bombardamenti della seconda guerra mondiale, nonché un numero indefinito di intemperie naturali.

COME ARRIVARE

Tutte le informazioni necessarie per raggiungere il simbolo della città di Genova le trovate cliccando qui. Se le soluzioni descritte non fanno al caso vostro, il mio consiglio è quello di ripiegare su un classico e comodo taxi che in pochi minuti esaudirà la vostra richiesta o su una bella e salutare camminata, con un tempo di percorrenza di circa 30 minuti per tratta partendo dalla Stazione Marittima.

Una volta arrivati in loco, dopo aver percorso la passeggiata in legno che si snoda lungo il terminal traghetti, munitevi di biglietti. I ticket d’ingresso, che garantiscono l’accesso al parco, al museo e che vi permetteranno di risalire la lanterna, hanno un costo di soli 6€ con riduzioni speciali per possessori di carte fedeltà, tessere associative o individui appartenenti a determinate categorie elencate qui.

Dopo aver visitato il parco e ammirato la superba in tutta la sua bellezza, addentratevi nel museo: lì troverete numerosi progetti d’epoca e diversa oggettistica originale che vi aiuteranno a capire il funzionamento e la complessità dello storico faro.

Per la salita alla Lanterna vi servirà fiato, tanto fiato, oltre che gambe d’acciaio. L’impegnativa scalata che vi porterà fino a metà torre (la metà superiore è zona militare, quindi non accessibile), è lunga ben 172 scalini e nonostante all’ingresso ci sia l’idilliaca vista di un comodo ascensore, non sarà possibile utilizzarlo. Ma vi faccio una promessa, una volta arrivati alla meta tutte le fatiche fatte per raggiungere la balaustra saranno solo un lontano ricordo. Genova si mostrerà a voi come forse non l’avete mai vista: immensa, imponente, Superba.

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QUANDO VISITARE LA LANTERNA

Ora tocchiamo un tasto dolente: gli orari. Già, perché la possibilità di visitare il simbolo della città di Genova per eccellenza si ha solo durante i fine settimana, quindi tutti i sabati e tutte le domeniche, e durante i giorni festivi – meteo permettendo – dalle 14.30 alle 18.30 con ultimo ingresso possibile alle ore 18.

Detto questo, vorrei fare due considerazioni:

  • Non lasciatevi scoraggiare dagli orari di apertura non proprio comodi a noi crocieristi. Con l’intera giornata a disposizione e con un po’ di organizzazione potrete sia visitare la città, o l’acquario che sia, che la Lanterna.
  • Se il vostro scalo genovese capita in un giorno infrasettimanale, sappiate che la Lanterna, dal lunedì al venerdì, apre a gruppi organizzati di minimo 20 persone.
  • La visita alla lanterna di Genova è possibile grazie a un gruppo di volontari appartenente all’associazione Amici della Lanterna della Fondazione Labò, il ricavato totale dei biglietti è destinato a interventi di manutenzione ordinaria del complesso monumentale e ai costi di gestione.

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Per chi soggiornerà nel capoluogo ligure prima della partenza in crociera, o per chi abita nelle vicinanze, è bene sapere che alla Lanterna vengono organizzate mostre, concerti e laboratori.

Per maggiori informazioni, visitate il sito www.lanternadigenova.it

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