L’odissea della Global Dream, la maxi nave da crociera da 9.000 passeggeri concepita per Dream Cruises, costruita per l’80% e mai terminata a causa del fallimento dei cantieri MV Werften, potrebbe presto avere un lieto fine. Potrebbe.
Secondo alcuni media tedeschi infatti, la nave originariamente destinata al mercato asiatico potrebbe ora essere riconvertita per quello americano e vestire i colori di Disney Cruise Line. Un’operazione di conversione sicuramente non facile, che salverebbe però dalla demolizione una delle navi più chiacchierate degli ultimi anni.
Inizialmente, quella che sarebbe dovuta essere l’ammiraglia tecnologica della flotta Dream Cruises (compagnia ora rinata dalle sue ceneri con il nome di Resort World Cruises) avrebbe dovuto vantare numerose caratteristiche specifiche per il mercato di destinazione tra cui un parco divertimenti tematico con montagne russe, un Cineplex, due SPA di cui una occidentale e una asiatica, una vastissima area shopping, diversi ristoranti internazionali e cinesi, ben 28 ascensori, 8 gruppi di scale mobili e The Palace, un’enclave privata che avrebbe dovuto ospitare ben 151 suite, diverse aree comuni, un solarium e ristoranti unicamente dedicati ai loro occupanti.
Ma le particolarità della nave non si limitavano unicamente alle aree comuni, bensì si estendevano anche alle 2.500 ipertecnologiche sistemazioni capaci di ospitare fino a 5.000 passeggeri su base doppia (arrivando fino a 9,500 in alta stagione) corredate di doppi bagni concepiti con un nuovo e speciale layout, luci domotiche con controllo vocale, tecnologia Bluethoot e serrature Sma.
In merito alla compravendida al momento solo rumors quindi, in quanto le due parti non hanno ancora confermato – ma nemmeno smentito – la notizia. Tuttavia l’amministratore fallimentare Christoph Morgen starebbe negoziando per il completamento della nave a Wismar entro il 2024 sotto la direzione del cantiere navale Meyer Werft di Papenburg che ha costruito tre navi per la Disney, tra cui l’ultima ammiraglia Disney Wish con altre due unità in consegna entro il 2026.
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