Di seguito il Diario di Bordo completo dell’ultima avventura vissuta a bordo dell’ammiraglia Green di Costa Crociere, Costa Smeralda. Sette giorni alla scoperta della nuova offerta della compagnia tra cui alcune delle escursioni più lunghe di sempre, i nuovi tour National Geographic Expeditions by Kel 12, un’inedita esperienza gastronomica firmata da tre chef pluri stellati, la celebrazione del dolce natalizio per antonomasia e molto, molto altro ancora. Buona lettura.
Diario di Bordo, giorno 1. Titolo: Mangiamo!
Eccomi di nuovo a bordo, quest’anno ci ho preso davvero gusto 😅. Però dai, come si fa a resistere quando Costa ti chiama e ti dice “Ehi, ciao signor Diario di Bordo! Senti, ti andrebbe di venire a fare la conoscenza della NUOVA COSTA durante la settimana in cui ci sarà la finale di Panettone senza Confini? Ah, ti faremo anche assaggiare VENTI differenti panettoni!” Cioè, il panettone, un dolce che puntualmente inizio a sognare ogni 1° di settembre! E la nuova Costa, con nuove esperienze Gastronomiche alcune delle quali legate al concetto di tutela marina e nuove escursioni. Devo farmelo ripetere due volte? Pronti, valigia, via! 🧳
Le operazioni d’imbarco sono state come al solito velo… beh: per gli altri sicuramente, il flusso di ospiti imbarcanti scorreva veloce come un ingranaggio ben oliato. Ma essendo io stato all’estero nei 15 giorni antecedenti la partenza di Costa Smeralda, ho dovuto sottopormi al tampone molecolare anziché a quello rapido con un’attesa totale di circa… vabbè: lasciamo stare, non ha importanza. Ciò che conta è la meta. 😅
La cosa carina però è che per ingannare il tempo siamo stati letteralmente farciti di cibo – come dei tacchini il giorno del ringraziamento -, come se nei prossimi sette giorni non ci ingozzeremo già abbastanza! Tramezzini, patatine, crostatine, wafer, succhi di frutta, bevande di vario genere e altro ancora. Insomma, tutto il necessario per allargare per bene lo stomaco in vista di una settimana che possiamo tranquillamente definire Gourmet PRO MAX, un po’ come gli iPhone. Già, perché se fosse stata una classica crociera sarebbe stata semplicemente Gourmet PRO. Ma nel corso dei prossimi sette giorni a bordo di Costa Smeralda come dicevo poco prima si proclamerà il vincitore 2021 di Panettone senza Confini, un contest nazionale su un dolce altrettanto nazionale, presenziata niente popo di meno che dal Maestro dei Maestri, Iginio Massari. Ecco spiegato quindi il perché del Gourmet PRO MAX! 🤣
Tra gli altri giudici presentati nel corso della conferenza tenutasi tipo sette minuti dopo essere riuscito a imbarcare anche:
- Riccardo Bellaera, Corporate Chef Pastry & Chef Baker di Costa Crociere.
- Antonio Brizzi, Corporate Executive Chef di Costa Crociere.
- Vittorio Santoro, Presidente e Direttore di Cast Alimenti.
- Davide Malizia, campione del mondo di Zucchero Artistico
- Alchille Zoia, Maestro degli impasti e “Padre” del panettone moderno.
BIG dell’arte pasticciera che portano alto il nome dell’Italia nel mondo, e che mi obbligheranno moralmente a frequentare la palestra di bordo più del solito e molto più intensamente nei prossimi giorni 🤣. Prima di partire ho confessato al mio nutrizionista che sarei partito per la crociera del panettone, giusto perché non riesco mai a tenermi l’aria nella pancia – in senso figurato ovviamente -, mi ha risposto di fare il bravo e di mangiarne SOLO un pezzo. Ho un messaggio per lui, “Pietro, perdonami: non perché abbia peccato, ma perché lo farò molto presto!”
xoxo, DDB
Diario di Bordo, giorno 2: dal Mare alla selvaggia Camargue.
Volete sapere la verità? È stata una giornata talmente ricca e memorabile che non ho la più pallida idea da dove iniziare, ma proviamo ad andare con ordine. 😅 Mai come oggi sono stato più ansioso di attraccare a Marsiglia. L’escursione organizzata ci ha infatti accompagnato alla scoperta della selvaggia Camargue in un tour di 7 ore e mezza tra natura, safari, cavalli bianchi come il latte, tori e simpatici pennuti tra cui tre fenicotteri. Sì, solo tre. ma ancora grazie che c’erano questi visto non è stagione per loro! 😅
Un’escursione novità per Costa, che da poco propone quest’esperienza premium lontano dal mare alla volta di una parte di Francia decisamente più selvaggia e nota, oltre che per la sua fauna, anche per la coltivazione di cinque differenti tipologie di riso. A completare il tutto un ottimo pranzo a base di carne di toro servito presso un’azienda locale immersa nel verde, la cui area ristorante è caratterizzata da ampie vetrate rivolte verso il prato, dove tenere caprette scorrazzanti sembravano intente a registrare un nuovo episodio di Heidi ambientato in tempi moderni: Peter c’era.
Quando mi sono imbarcato a bordo di Costa Smeralda sapevo che sarei stato soggetto a rigide regole gastronomiche, una delle quali mi impone (‘oh mio Dio che gran tortura!’ – questa ovviamente leggetela con un tono decisamente ironico -) un assaggio di prodotti d’eccellenza tra cui, come nel caso odierno, gelato concepito niente meno che dal CAMPIONE DEL MONDO di gelateria Eugenio Morrone.
E siccome abbiamo scambiato due battute prima del secondo appuntamento della kermesse gastronomica a cui sto assistendo ogni pomeriggio e gli sono risultato, simpatico (e come dargli torto🤣) per me gli assaggi sono stati due, tiè: uno al gusto panettone, perché pur sempre di Panettone senza Confini stiamo parlando, quindi anche sotto forma di gelato, e uno al gusto Zabaione sbagliato con Passito di Pantelleria al posto del Marsala. Cosa non erano, COSA NON ERANO! 😍🥺. Scherzi a parte, non vuol essere un’opera di lecchinaggio perché tanto dubito il maestro leggerà mai queste righe, ma fidatevi, credo sia sia stato il gelato più buono che abbia mai assaporato in vita mia. Non solo in termini di gusto, ma anche di consistenza: una cremosità mai vista prima e una distinzione assoluta di tutti gli ingredienti, capaci di ricreare sulle papille gustative una sinfonia di sapori e sensazioni a dir poco magiche.
Visto che non vorrei dilungarmi troppo, riassumerò la serata a bordo in tre punti elenco, anche perché tra una chiacchiera e l’altra si sono susseguiti in maniera decisamente rapida:
- Aperitivo allo Spazio Bollicine con un flûte di Ferrari MaximIce composto da Ferrari Maximum Demi-Sec, salvia, pepe bianco. E vabbè, che ve lo dico a fare.
- Cena da Sushino, il sushi bar di Costa Smeralda con – tra le altre – formula All you can eat a soli 15€. Anche qui non vorrei scrivere poemi come faccio sempre, ma da divoratore di sushi e sashimi vi assicuro che trovare a terra una qualità così elevata a terra abbinato a una formula simile.
- White Nitgh presso La spiaggia beach Club, la piscina centrale coperta dove finalmente, dopo TROPPO tempo, si è tornato a ballare e a scatenarsi. È stata la mia prima grande festa dopo tanto tempo, e non vi nego che alle prime note suonate dal DJ con tutti gli ospiti in attesa di aprire le danze, un brivido è corso veloce lungo la schiena: proprio su smeralda partecipai all’ultimo grande party prima che succedesse tutto ciò che poi è successo.
Diario di Bordo, giorno 3: Barcellona in compagnia di National Geographic e Kel 12.
L’escursione è al pomeriggio, che goduria, che meravigliosa sinfonia. Questo vuol dire solo una cosa, anzi tre: mattinata di ozio totale a bordo, vitalità da bradipo e nullafacenza totale. Solo che a un certo punto i sensi per la quantità di cibo ingurgitato in poco meno di 72 ore hanno iniziato a farsi sentire prepotenti, fino al punto di farmi indossare pantaloncini e scarpe da ginnastica.
L’ho chiamata ‘Missione Tapis Roulant’: nella mia testa sono stato accompagnato tutto il tempo da una musichetta in stile Mission Impossible, e avrebbe dovuto consistere nel dirigermi in palestra per fare almeno un’ora, e sottolineo un’ora, di esercizio. Solo che una volta al ponte 16, dove questo misterioso luogo noto a pochi è ubicato, ho scoperto con mio sommo rammarico che l’unico attrezzo di mio interesse era occupato e che sostanzialmente mi ero cambiato solo per farmi un selfie per far credere a tutti di esserci realmente andato.
Per consolarmi, e visto che ormai era quasi ora di pranzo, ho fatto un salto da Salty Beach Street Food, uno dei numerosi corner gastronomici di Costa Smeralda dove trovare hamburger, focacce farcite, patatine e dolci che portano la firma di Sal de Riso a prezzi decisamente contenuti. Parliamo di 2/3€.
Il tour di oggi è stata un’altra novità per Costa Crociere, che ha ideato in collaborazione con National Geographic Expeditions by Kel 12 una serie di escursioni capaci mette al centro la destinazione non come metà turistica, ma come esperienza. Le escursioni firmate National Geographic Expeditions by Kel 12 permettono infatti di addentrarsi alla scoperta delle località in maniera unica, accompagnati da esperti archeologi, enologi, vulcanologi, biologi marini e fotografi oltre che da una guida locale.
Nel nostro caso Michele, esperto fotografo National Geographic Expeditions, ci ha guidato alla scoperta del quartiere gotico di Barcellona, raccontandoci come immortalare alla perfezione dettagli e sfumature per rendere memorabili i nostri scatti oltre a una serie di interessanti aneddoti sull’architettura e le usanze locali. Anche il famoso mercato della Boqueria ha avuto la funzione di set per diversi click prima di dirigersi verso una storica churrascheria dove ci sono stati serviti churros caldi e croccanti accompagnati con una gradita cioccolata calda.
Alla fine dei conti, tanto per cambiare, si mangia. Sempre. Siamo solo al terzo giorno di crociera, io sono già pieno e deve ancora arrivare il fatidico momento in cui avrò l’arduo compito di assaggiare la bellezza di venti differenti panettoni come parte dell’evento Panettone senza Confini che si sta svolgendo proprio in questi giorni a bordo di Costa Smeralda.
Diario di Bordo, giorno 4 – Archipelago, una nuova dimensione a bordo di Costa Smeralda
Archipelago è la nuova dimensione gastronomica di casa Costa. Un progetto sostenibile che nasce dal mare e dalla salvaguardia delle coste, che abbraccia il mondo dell’alta cucina con tre differenti proposte gastronomiche di altrettanti chef pluri stellati tra cui Helene Darroze, Angel Leon e Bruno Barbieri, i quali accompagnano gli ospiti lungo una rotta ben definita che tocca le principali località del Mediterraneo e non solo.
Lo ammetto, ero partito decisamente prevenuto, avevo infatti l’idea che fosse il ‘solito’ ristorante Gourmet, ma Archipleago si è rivelato essere un vero e proprio viaggio sensoriale che rifarei all’istante.
Per me il menù di Helen Darroze, Chef francese che solo nel 2021 ha guadagnato la bellezza di cinque stelle Michelin e che in cinque portate mi ha preso per mano guidandomi da Granada a Tolone passando per Pantelleria, Torino e Casablanca.
Di seguito le proposte:
- Tartare di Tonno allo Zenzero con Gazpacho ai peperoni del Piquillo crema montata alla mostarda di Dijon
- Vol-au-vent ai gamberi rossi carabineros, animelle di vitello e champignon di Parigi, emulsione al Passito di Pantelleria
- Baccalà confit all’olio agliato, carciofi alla piastra, finocchietto selvatico, salsa Bagna Cauda alle acciughe.
- Petto d’anatra alle spezie del Sultano, Mousseline di carote agli agrumi, riduzione al pepe nero di Sarawak, coriandolo fresco e cipollotto
- Babà imbevuto d’Armagnac Darroze, Crema chantilly al Sommacco
Ma Archipelago non è solo un’ottima esperienza sensoriale, è anche sostenibilità. L’ambiente intimo è infatti caratterizzato dalla presenza di Driftwood, meglio conosciuti da noi comuni mortali come tronchi arenati sulle spiagge in seguito alle mareggiate che ogni autunno colpiscono le nostre coste, raccolti dai Guardiani della Costa, un progetto Costa Crociere Foundation, nel corso della pulizia delle spiagge di Framura e trasformati in eleganti elementi d’arredo. Come parte del progetto, una parte dei ricavi di Archipelago viene donata da Costa alla fondazione per finanziare il programma di tutela delle coste.
Giustamente ora vi starete chiedendo: ok, ma esiste pre-archipelago? 😅 E avete ragione. Lo scalo a Palma di Maiorca mi ha portato alla riscoperta delle Grotte del Drago, tra i principali punti di interesse dell’isola, dove un concerto di musica classica tenutosi su barche illuminate nel buio naturale, ha ammaliato tutti presenti. Al pomeriggio invece il quarto appuntamento con Panettone senza Confini, dove il Maestro Iginio Massari ha raccontato aneddoti di vita in compagnia del suo amico e collega Achille Zoia: un’amicizia lunga oltre cinquant’anni.
Diario di Bordo, giorni 5 & 6: venti panettoni e lo Stromboli in eruzione.
Come ormai ben saprete in questi giorni su Costa Smeralda si sta svolgendo la sesta edizione di Panettone senza Confini, un contest che celebra un prodotto d’eccellenza della gastronomia e della tradizione italiana, per l’occasione organizzato a bordo di una nave battente bandiera italiana che celebra a sua volta il Made in Italy nel mondo.
A capo della giuria di qualità il Maestro Iginio Massari, in compagnia del quale ho avuto il piacere di trascorrere un paio d’ore tra chiacchiere e aneddoti di vita vissuta insieme all’amico di una vita Achille Zoia, un’occasione per conoscere l’uomo oltre il personaggio che mi ha lasciato in bocca un retrogusto decisamente dolce, non tanto per un qualche dessert degustato, ma per la sincerità del legame che lega i due da oltre 50 anni. Amici per cinquant’anni. Dev’essere proprio bello.
Comunque. Mi vergogno un po’, ma nelle ultime 48 ore insieme ad altri passeggeri ho avuto l’arduo compito di degustare e valutare la bellezza di VENTI differenti panettoni. Tutti, li ho assaggiati tutti. Quando ho detto al mio nutrizionista che sarei partito per la crociera del panettone mi ha guardato un po’ male e mi ha detto “Ok signor Diario di Bordo, però solo un pezzo.” E così ho fatto: un pezzo. Per tipo. Non di più.
Mamma mia, forse forse avrei potuto assaggiarne anche solo una minima parte lasciando il resto, ma sprecare il cibo non fa parte del mio essere, così come non dovrebbe far parte di quello di nessuno, eppure capita ancora, troppo spesso.
A proposito di cibo, dopo i venti panettoni i sensi di colpa hanno iniziato decisamente a lievitare, un po’ come la mia pancia. Ma a bordo di Costa Smeralda oltre al buffet La Sagra dei Sapori, dove trovare verdure in quantità, esistono due nuovi corner gastronomici che promettono un pranzo leggero e gustoso a un prezzo decisamente contenuto: Kiki Poke al ponte 17, e Green Healthy Food @ Costa, ponte 18.
Il primo nasce per offrire agli ospiti i famosi Poke Bowl Hawaiani, un piatto a base di riso o cereali vari molto in voga in questo periodo, con prezzi che variano dai 3 ai 4 euro a seconda della dimensione della Bowl scelta. Il secondo invece propone un menu a base di insalate, wrap e frutta. Anche qui prezzi contenuti che vanno dai 2€ per un bicchiere di frutta fresca (tra cui papaia, cocco, dragon fruit ecc… non quella che è possibile trovare al buffet per intenderci) ai 2.50€ per un’insalata.
La magia della navigazione ci ha infine regalato, oltre a un tramonto da favola, anche il panorama dello Stromboli in eruzione al crepuscolo: immagini uniche che difficilmente scoloriranno dalla memoria.
Diario di Bordo, giorno 7: Tutte le cose belle finiscono.
Tutte le cose belle finiscono, solo le rotture di scatole hanno vita eterna, ma qui a bordo di Costa Smeralda di tutto si può parlare meno che di rotture di scatole. Beh, però il dover rifare le valigie per tornare a casa è una bella rottura di scatole. Si dai, quella si. Ah, sapete cos’altro è infinito? Il numero di caratteri disponibili nell’app note dell’Iphone: ma quanto ho scritto in questi giorni?! Vi chiedo davvero scusa!
Oggi ho dormito fino alle 8 dopo una settimana di sveglie naturali alle sette, dopodiché mi sono alzato e sono andato a fare colazione al Caffè Vergnano, Colosseo ponte 6, nel corso della quale mi ero promesso di caricare sui social tutto il materiale che per pigrizia non avevo programmato la sera prima. Solo che avevo dimenticato di trovarmi in uno dei più dei più importanti porti italiani dove la potenza del segnale 4G è inversamente proporzionale alla sua grandezza: Civitavecchia.
Fortunatamente la giornata di sole ha giocato a mio favore. Semmai doveste trovarvi a trascorrere un’intera giornata a bordo di Costa Smeralda nel porto di Civitavecchia e avesse necessità di sfruttare la connessione cellulare, l’unico posto (se non l’unico, sicuro uno dei pochi) dove prende bene è in Piazza di Spagna, ponte 16, guardando il maxischermo accanto alla grande panca/palco sulla sinistra. Se andate vicino a quello di destra già non funziona, non chiedetemi perché. Comunque, Civitavecchia, facciamo qualcosa dai…
Nel pomeriggio a farla da padrona è stata la finale di Panettone senza Confini. Dopo aver assaggiato venti differenti tipologie di panettoni provenienti da altrettante pasticcerie italiane, un gelato al panettone e uno allo zabaione sbagliato preparato dal campione del mondo di gelateria Eugenio Morrone, due tipologie d frollìni e un biscotto ripieno di Riccardo Bellaera, Corporate Chef Pastry & Chef Baker di Costa Crociere; aver avuto la possibilità di trascorrere un paio d’ore in compagnia di Iginio Massari e dell’amico Achille Zoia nel corso delle quali oltre ad aver chiacchierato di tutto ho anche assaggiato dell’altro panettone, finalmente i nomi dei vincitori. Io sono ufficialmente PIENO. Ad aggiudicarsi l’ambito titolo 2021 sono stati Mauro e Giuseppe Lo Faso, della pasticceria Delizia di Bolognetta (PA), i quali hanno fatto una gradita doppietta a sorpresa portando a casa anche il premio della critica.
Finisce quindi qui la mia esperienza a bordo di Costa Smeralda, la sesta per la precisione dal suo debutto. Tutte nel Mediterraneo ma estremamente differenti l’una dall’altra: di ognuna ho un ricorso ben distinto. Questa volta ho avuto l’onore e il piacere di raccontarvi un’evento che celebra un dolce che è parte integrante della tradizione e della gastronomia italiana, il panettone. Ma oltre a questo ho potuto raccontarvi alcune delle tante novità introdotte nelle ultime settimane da Costa tra cui le escursioni più lunghe di sempre come quella vissuta in Camargue, che ci racconta un lato inedito e decisamente più selvaggio del ‘solito scalo a Marsiglia’ e i nuovi tour National Geographic Expeditions by Kel 12 da vivere in compagnia di archeologi, enologi, vulcanologi, biologi marini e fotografi. E ancora Archiplago, la nuova dimensione gastronomica di Costa Crociere con menù ideati da Helene Darroze, Angel Leon e Bruno Barbieri, tre chef stellati di fama internazionale i quali firmano anche i Destination Dish presenti nei menù dei quattro ristoranti principali di Costa Smeralda…
Sapete che vi dico? Basta parole, ne ho scritte fin troppe: è ora di vivere sulla propria pelle un nuovo modo di viaggiare.
xoxo, DDB
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