Dopo oltre due anni di stop a causa della pandemia, l’Australia riapre nuovamente alle navi da crociera.
L’attesissimo annuncio è arrivato il 15 marzo scorso, accogliendo pareri decisamente favorevoli tra cui quello della CLIA, l’associazione internazionale delle compagnie crocieristiche, la quale ha confermato il suo impegno e la sua disponibilità nel supportare il lavoro dei governi statali e territoriali per la finalizzazione dei protocolli sanitari necessari per la ripartenza del settore. La riapertura al turismo crocieristico segue quindi quella del paese ai viaggiatori internazionali vaccinati con almeno doppia dose, annunciata nel mese di febbraio.
“L’annuncio di oggi è un enorme passo avanti per più di 18.000 australiani che dipendono dal turismo crocieristico inclusi agenti di viaggio, tour operator, fornitori, agricoltori, animatori, lavoratori portuali e molti altri addetti del settore”, ha affermato Joel Katz, amministratore delegato di CLIA Australasia. “La sospensione delle crociere negli ultimi due anni è costata all’economia australiana più di 10 miliardi di dollari e ora abbiamo l’opportunità di lavorare su un rilancio”.
“il ritorno alla navigazione richiede tempi lunghi, è quindi essenziale che i governi statali e le autorità sanitarie continuino a lavorare a stretto contatto con l’industria nelle prossime settimane per finalizzare piani operativi dettagliati per la ripresa”, ha concluso Katz.
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