Vietare gli imbarchi agli over 70. Questa la proposta della CLIA, l’associazione internazionale delle compagnie di navigazione, presentata lo scorso martedì al governo degli Stati Uniti che sta in queste ore prendendo in considerazione l’idea di approvare o meno le nuove norme sanitarie a bordo delle navi da crociera.
Una misura temporanea ma assolutamente necessaria visto il delicato momento storico che l’intero pianeta sta vivendo a causa dell’epidemia di Covid-19, che non riguarda unicamente i settantenni che, stando alla proposta, potrebbero comunque avere regolare accesso alla nave se in possesso di certificato medico, ma anche coloro che presentano condizioni di salute instabili. Quest’ultimi, in particolare, per ricevere il consenso all’imbarco dovrebbero non solo superare con successo i primi controlli sanitari ai quali sono ormai sottoposti tutti i passeggeri (autocertificazione, screening della temperatura corporea…), ma anche una seconda fase di test più accurati, dei quali attualmente non si conoscono ancora i dettagli.
Entro la fine della settimana la Casa Bianca dovrebbe comunicare la propria decisione in merito. Nel frattempo, solo pochi giorni fa, il Dipartimento di Stato statunitense aveva emesso un avviso indirizzato ai cittadini americani nel quale, alla luce degli ultimi avvenimenti, sconsigliava di prendere in considerazione un viaggio a bordo di una nave da crociera.
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