Ad oggi non vi è certezza alcuna sul futuro del settore crocieristico in Asia, in questi primi mesi del 2020 martoriata dall’epidemia di coronavirus che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il territorio. Attualmente sono oltre 40.000 i contagi rinvenuti nel mondo e più di 900 i decessi registrati, di cui la maggior parte in Cina. Tra porti chiusi, quarantene, rimborsi vari, viaggi e intere stagioni annullate è difficile fare il conto delle perdite registrate nelle casse delle compagnie di navigazione operative nella regione, ma la sicurezza di ospiti ed equipaggio viene prima di tutto.
Vediamo nel dettaglio qual è la situazione in questo momento nei paesi del Sol Levante:
Costa Crociere ha annullato i viaggi delle quattro unità operative in Cina – Costa Venezia, Costa Atlantica, Costa Serena e Costa NeoRomantica – almeno fino alla fine del mese in corso. Le navi rimarranno quindi vuote fino a nuovo ordine, alcune attraccate in porti giapponesi, altre in mare aperto. Ad oggi non è stata rilasciata nessuna indicazione in merito a itinerari alternativi.
Princess Cruises è invece alle prese con una quarantena forzata nel porto di Yokohama a causa degli oltre 130 casi di Coronavirus rinvenuti a bordo che durerà, stando agli ultimi aggiornamenti forniti dalla compagnia, almeno fino al prossimo 19 febbraio. Per alleggerire le lunghe giornate degli ospiti che hanno l’obbligo di permanenza nelle rispettive cabine, ad eccezione di quelli occupanti le sistemazioni interne che, in tempi e orari prestabiliti e con tutte le precauzioni del caso, hanno la possibilità di recarsi all’esterno per respirare aria fresca, è stata inserita una nuova programmazione ‘da camera’ con l’aggiornamento di nuovi programmi TV, serie e film in inglese e giapponese, giochi in scatola, attività dedicate i più piccoli, giornali in 36 lingue, libri e molto altro. Nel frattempo la compagnia ha annunciato che, visto l’eccezionalità delle circostanze rinvenute a bordo, provvederà nel più breve tempo possible al rimborso per tutti gli ospiti dell’intera tariffa della crociera oltre a fornire loro un voucher di pari valore per l’acquisto di un futuro viaggio. A queste andranno ad aggiungersi i rimborsi per le spese sostenute in spostamenti aerei, hotel, escursioni e quote di servizio.
Il governo giapponese ha notificato il divieto di attracco nei porti nazionali, con effetto immediato e fino a nuovo ordine, per Westerdam di Holland America Line. L’unità in questione avrebbe dovuto sostare nel porto di Yokohama, anziché in quello cinese di Shanghai, il prossimo 15 febbraio. Le cause dell’improvviso divieto sarebbero da ricondurre a un passeggero sospettato di aver sviluppato sintomi da coronavirus anche se a oggi, fortunatamente, non è stato confermato nessun caso a bordo.
MSC Spendida risulterebbe ancora ferma nel porto coreano di Busan in attesa della partenza del Grand Voyage da Singapore, anziché Shanghai, alla volta di Dubai che prenderà il via il prossimo 14 febbraio.
Taiwan ha annunciato che, fino a nuovo ordine, nessuna nave da crociera potrà più far sosta in porto.
Scongiurato invece il pericolo coronavirs a bordo di World Dream di Dream Cruises, operatore crocieristico dedicato al mercato cinese. Dopo i dovuti controlli e oltre 48 ore di quarantena nel porto di Hong Kong, le autorità locali hanno comunicato il via libera per lo sbarco di ospiti ed equipaggio. Stessa sorte è toccata ad Anthem oh the Seas di Royal Caribbean, rimasta ferma a Cape Liberty, NY, per alcuni casi sospetti rinvenuti a bordo fortunatamente risultati negativi ai test.
Norwegian Cruise Line ha invece annullato l’intera stagione asiatica della rinnovata Norwegian Spirit, attualmente ospite dei cantieri navali di Marsiglia per lavori di ammodernamento del valore di 100 milioni di dollari, che avrebbe dovuto prendere il via il prossimo 15 febbraio dal porto di Civitavecchia. La compagnia non ha ancora reso noto né il nuovo calendario partenze né la nuova area di competenza della nave.
Si rimane quindi in attesa di scoprire quale sarà il destino delle unità attualmente operative nella regione e del settore crocieritico locale nella speranza che, in un futuro non molto lontano, questa pagina buia rimanga solo un brutto ricordo e che le navi da crociera possano tornare ad accompagnare nuovamente, in tutta sicurezza, i propri ospiti alla scoperta delle località, delle bellezze e della cultura asiatica.
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