È successo lo ammetto, sono arrivato sulla banchina e la nave era li davanti a me, imponente come non mai, bellissima, affascinante… solo che stava partendo. Io ero fermo sulla banchina e la nave stava partendo senza di me, con tutte le mie cose dentro?! La disperazione, il panico e poi la sveglia. Grazie al cielo era solo un brutto sogno che mi ricorda l’irrefrenabile voglia di partire (l’ho sognato davvero giuro, non è licenza creativa!), ma per qualcuno a volte l’incubo continua nella vita reale.
Quante volte poco prima della partenza della nave, sentiamo gli operatori cercare all’altoparlante determinati ospiti, a volte può capitare che siano già tornati in nave e che magari passando male la cruise card sul lettore o per chissà quale altro tecnologico motivo, il sistema non abbia registrato il loro rientro, in altri casi invece gli ospiti in questione hanno subito un contrattempo o hanno letto male l’orario del rientro in nave, recando inevitabili ritardi e inconvenienti al personale di bordo. Ma cosa succede quando una o più persone non arrivano entro l’orario indicato per il tutti a bordo?
Come prima cosa, vengono fatti degli annunci per la nave tramite altoparlanti a pochi di minuti di distanza l’uno dall’altro (li abbiamo sentiti tutti almeno una volta) in cui si ricercano gli ospiti interessati. Giustamente voi vi chiederete, perché se non sono rientrati in nave, vengono cercati all’interno? Come dicevo prima a volte può succedere che in effetti si sia rientrati in nave ma il sistema non l’abbia registrato, di conseguenza gli ospiti risultano essere ancora a zonzo per la città. Nel frattempo che un operatore si occupa della ricerca interna, un secondo addetto ai lavori cerca un contatto telefonico per capire innanzitutto se stanno bene, se stanno tornando verso il porto e quanto tempo potrebbe volerci. Se in nessuno dei due casi l’esito è positivo, un membro dell’equipaggio accompagnato da un rappresentante della sicurezza, si avvia verso la cabina degli interessati che potrebbero essersi addormentati o addirittura, in caso di viaggio in solitaria, aver avuto un malore. Una volta bussato almeno un paio di volte, nel caso nessuno venga ad aprire, tramite un pass par tout gli addetti ai lavori entrano nella cabina e aprono la cassaforte.
Il motivo? Subito spiegato. Nella cassaforte di bordo solitamente si tengono gli oggetti di valore come collane, gioielli, soldi (io ci metto anche le chiavi della macchina, ho il terrore di perderle) e documenti importanti come il passaporto. In caso infatti non dovessero presentarsi all’entrata della nave in tempo, gli operatori che hanno fatto visita alla cabina sono incaricati di prendere dalla cassaforte i documenti di tutti gli occupanti ( nel caso non dovessero esserci si ipotizza li abbiano dietro) e di consegnarli insieme ad altro materiale utile a un addetto portuale appositamente formato che aiuterà i ritardatari nello svolgimento delle pratiche necessarie per poter recuperare la nave nel porto successivo e continuare con l’itinerario nonostante la disavventura. Va detto che una volta persa la nave, tutte le spese per il raggiungimento del porto successivo sono a carico proprio, quindi hotel, spostamenti, pasti e quant’altro non saranno spesati dalla compagnia di navigazione.
Grazie al cielo non capita spesso che qualcuno venga lasciato a terra, ma quando succede la maggior parte delle volte è a causa di distrazioni e imprevisti. Come dicevo sopra, un taxi in panne, il traffico pomeridiano, una chiacchiera di troppo, sono tutte cose che potrebbero portare a un inevitabile ritardo che potrebbe culminare con la perdita della nave. Ma niente panico perché tutto può accadere, ma a quasi tutto c’è una soluzione, e in questo caso c’è, ma è bene tenere in conto 4 piccoli ma importanti fattori.
- Ricordatevi sempre, specialmente in paesi extra UE, di portarvi dietro passaporto e carta di credito, per quanto non ci si fidi (io in primis), avere un documento valido e disponibilità economiche a portata di mano in caso di emergenza è sempre un aiuto importante.
- Rientrare in zona porto almeno mezz’ora prima dell’orario indicato all’uscita della nave.
- Ricordarsi l’orario del tutti a bordo, portarsi dietro l’itinerario della nave e soprattutto il programma del giorno nel quale troverete tutti i riferimenti in caso di emergenza. Nel caso non sopportiate l’idea di avere fogli svolazzanti per le borse o nelle tasche, fategli una fotografia con il vostro smartphone o scaricatelo direttamente dall’applicazione della compagnia.
- Non sottovalutare mai il fattore imprevisto, specialmente se a dividervi dalla vostra meta c’è un lungo tragitto da effettuare con mezzi pubblici o privati.
- Se malauguratamente dovesse succedere di perdere la nave, non perdete la calma e non disperatevi, recatevi dal personale portuario che sarà in continuo contatto con quello di bordo, vi aiuteranno nel trovare la soluzione più rapida per il vostro rientro in nave.
E nel caso delle escursioni organizzate? Nessun problema, non ho mai sentito di un gruppo di 50 persone lasciato a terra. Le guide locali sono preparatissime, conoscono gli orari di punta e sanno quando è l’ora di muoversi in città per non rimanere imbottigliati. Nel caso di imprevisti piuttosto decideranno di far saltare alcune visite programmate, ma faranno il possibile per riportarvi in tempo sotto la nave.
E voi, avete mai visto qualcuno arrivare sotto bordo quando la nave era già partita?
#DDB #Diariodibordo
Perdere la nave è una delle ipotesi che maggiormente mi terrorizza! Infatti se ciò che voglio vedere si trova lontano dal porto preferisco affidarmi alle escursioni organizzate dalla compagnia di crociera (ho fatto così ad esempio a Izmir quando sono scesa per andare a Efeso). In alternativa anche io cerco di essere in porto almeno mezz’ora prima dell’orario del Tutti a Bordo; se poi mi avanza un po’ di tempo magari faccio un giro per i negozi di souvenir che si trovano in porto, guardando l’orologio ogni 5 minuti 😉
Io ho rischiato ti perdere la Costa Deliziosa domenica 15 luglio da Venezia per colpa di un guasto sulla linea ferroviaria Bologna Venezia insieme a noi un altra coppia che doveva salire su MSc Musica siamo giunti al porto la loro nave era partita che delusione…. Si sono rovinati per colpa del treno.