La CLIA, l’associazione internazionale delle compagnie di crociera, ha recentemente annunciato l’adozione di elementi fondamentali che dovranno obbligatoriamente far parte dei protocolli sanitari di tutte le compagnie di navigazione aderenti per una graduale ripresa delle attività che possa garantire il massimo livello di sicurezza a bordo.
Le nuove direttive impongono l’obbligo di test Covid-19 per tutti i passeggeri imbarcanti e i membri dell’equipaggio; l’obbligo di mascherine all’interno delle aree pubbliche della nave, in quelle esterne dove non possa essere garantito il distanziamento e durante le escursioni; modifiche all’impianto di ventilazione con l’installazione di filtri capaci di eliminare la più alta percentuale possibile di agenti patogeni; obbligo di distanza sociale tra gli ospiti non congiunti tra loro; escursioni a terra possibili unicamente secondo i protocolli descritti dalla singola compagnia con la supervisione constante del rispetto delle regole da parte di personale addetto; negazione dell’imbarco per chiunque durante un escursione vìoli le regole imposte dalla compagnia minacciando così la bolla di protezione creata a bordo e centri medici rafforzati con cabine disponibili per la quarantena nell’eventualità di casi sospetti a bordo.
Durante la conferenza il vicepresidente senior della politica marittima della CLIA Bryan Salerno ha inoltre dichiarato che prima dell’imbarco tutti i membri dell’equipaggio dovranno essere necessariamente sottoposti a tre livelli di test per poter ricevere il benestare all’attività lavorativa e che i nuovi ‘elementi costitutivi’ dovranno essere flessibili per poter mutare in base all’evolversi della situazione.
Arnold Donald, CEO di Carnival Corporation di cui fa parte anche l’italiana Costa Crociere e Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di MSC Crociere hanno affermato di aver adottato protocolli rigorosi non solo per le navi ma anche per la vita di bordo.
Per quanto riguarda l’adozione di test per Covid-19 il presidente della CLIA Adam Goldstein ha concluso dichiarando che non impegnerebbe una tecnologia comune per tutte le compagnie in quanto la ricerca di test rapidi è in continua evoluzione.
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