Diario di bordo, giorno 1 – l’imbarco
Ci siamo. Una delle crociere più attese degli ultimi tempi, il vernissage di Costa Venezia, è finalmente iniziata. Nonostante abbia avuto la possibilità di visitare parte della nave durante la cerimonia di consegna, viverla è decisamente un’altra esperienza.
Ritrovare amici che non vedevi da tempo, incontri inaspettati, attimi rubati, diventano tutti momenti di pura felicità che rimarranno impressi, vita natural durante, nel cassetto della memoria.
Che dire della nave: a me piace, e non poco. Per Costa forse è un ritorno al passato, finalmente un’unità con una personalità, che può piacere o non piacere, ma che sicuramente ha una storia da raccontare ai futuri ospiti che ne usufruiranno e per la quale è stata concepita.
Dopo le rapide operazioni d’imbarco la giornata a bordo ha inizio con la battaglia per la prenotazione dei ristoranti tematici, dalla quale ne usciamo vincitori assicurandoci per la serata lo show acrobatico alla tavola Teppanyaki al ponte cinque. Filetto di manzo media cottura per me. Qualche chiacchiera e un drink al Gondola Lounge e, come sempre il primo giorno di crociera, la notte arriva veloce, troppo veloce. Vorresti poter fermare il tempo e vivere ogni attimo in compagnia delle persone a te care, ma è lui a fermare te, ed è quasi mattina.
Diario di bordo. giorno 2 – Bari
Bari, la città del buon mangiare e di San Nicola, accoglie la nuovissima Costa Venezia con un apprezzatissimo e caldissimo sole. Mentre all’esterno la primavera sembra aver preso piede portando nell’aria pace, serenità e voglia di ghiaccioli alla menta, all’interno della nave il clima è tutt’altro che sereno. Code infinite al buffet per la colazione, gente che litiga per una brioche, gente che discute per i posti a sedere nonostante non manchino, scene da film. Sconsolato ma cosciente della situazione in cui mi trovo decido di andare a prendere un caffè al bar situato in piscina centrale, ma cambio idea dalla calca. Sono tutti al ponte 10, tutti che discutono e che giudicano, alcuni che se la prendono, e aggiungerei ingiustamente e vigliaccamente con il personale di bordo, dimenticandosi di essere in vacanza a bordo di una nave che ha preso servizio solamente ieri e che ha bisogno di essere rodata. Personalmente non ho intenzione di farmi rovinare l’esperienza a bordo da una colazione non fatta, avrò tempo per mangiare durante il resto della giornata, quindi mi armo di pazienza e decido di recarmi al gondola lounge dove riesco comunque a farla. Ma non me la prendo, ci sta! La giornata prosegue con l’escursione nella capitale europea della cultura 2019, Matera, una città di una bellezza disarmante che trasuda storia e vita da ogni angolo. La nota, forse più dolente, arriva la sera quando in seguito a una prenotazione al ristorante Casanova, certi di poter assaporare il menù dello chef Bombana, ci ritroviamo in mano il menù della Fiorentina Steakhouse, non prenotabile in quanto giustamente riservata agli ospiti viaggianti in suite. Va bene anche qui? Mi spiace ma per me è un no, ed è il primo che do a questa crociera nonostante i classici inconvenienti che un vernissage può portare con sé. I motivi? Un’insalata verde condita con olio e aceto non può essere spacciata per antipasto, nemmeno a un cliente asiatico, un tortino di granchio e il filetto di branzino non sono piatti associabili a un menù di carne e, ultimi ma non meno importanti, i tempi biblici per un ristorante a pagamento. Ma non importa, sono in viaggio. Una crociera è innanzitutto una vacanza, e non sarà l’attesa per una brioche, un ritardo nello sbarco o un caffè freddo a rovinarmela finché avrò il mare che mi culla, tramonti che riescono a sorprendermi e una bellissima nave da vivere.
Diario di bordo, giorno 3 – Corfù
Anche Corfù, come Bari, accoglie la nuova ammiraglia della divisione asiatica di Costa Crociere con un caldo sole primaverile. Nonostante la défaillance di ieri lo staff di Costa Venezia ci ha regalato finalmente una colazione coi fiocchi con crostate, brioches, donuts e vari dolci a ogni angolo del buffet. Approfittando del meteo favorevole decido di passare l’intera giornata a bordo per godermi la nave passeggiando tra i ponti più alti alla scoperta di angoli ancora sconosciuti. Tra questi vi sono la palestra esterna, il rope garden, il bellissimo ed elegantissimo giardino veneziano, la piccola SPA corredata di palestra e la sala VIP del casinò, unica smoking area disponibile all’interno della nave. Dopo un ottimo pranzo a base di pesce, e un pomeriggio fatto di chiacchiere, nuove conoscenze e riprese per un video tour che pubblicherò più avanti sul blog, la serata a bordo regala tre esperienze che definirei TOP: la cena al ristorante tematico Lu Hot Pot, lo show “Venezia Innamorata” e la Carnival Night. Tra queste la prima è quella che forse più mi ha entusiasmato, ma non saprei scegliere. Da una parte abbiamo un ristorante del tutto innovativo per noi occidentali che propone un’esperienza di cucina self cooking all’orientale, dall’altra uno show interattivo con arie classiche che si sposano alla perfezione con la musica rock e che racconta la storia di Casanova, e dall’altra ancora quella che definirei la festa in maschera più riuscita di tutta la flotta, un’esplosione di colori e musica che ha sicuramente entusiasmato anche il più sedentario dei crocieristi. Ora in molti si chiederanno: si sono fatti perdonare per il disguido di ieri? La risposta è un sonoro SÌ! Alla miriade di critiche piovute ieri sui social, la compagnia ha risposto nel migliore dei modi, offrendo agli ospiti quello che esattamente si aspettavano!
Diario di bordo. giorno 4 – Dubrovnik
Il sole è diventato ormai un compagno fedele di questa breve ma importante prima crociera di Costa Venezia. Esattamente come le due tappe precedenti, anche Dubrovnik, prima meta croata di questo itinerario, accoglie la nuova ammiraglia della divisione asiatica di Costa Crociere con un clima tipicamente primaverile. Dopo una mezza giornata trascorsa tra panorami mozzafiato regalati da un breve ma piacevole viaggio in funivia e una passeggiata tra le vecchie mura della città, il pomeriggio è proseguito a bordo nel relax più totale: pennichella sui ponti più alti, piacevoli chiacchierate tra amici, graditissimi aperitivi e l’annuncio che, causa condizioni meteo avverse, la tappa di Zara verrà sostituita da un overnight nell’attuale porto. Non so dirvi in sincerità in che modo ho accolto questa notizia, se in positivo dal momento che all’itinerario mancava una giornata di puro ozio, o in negativo perché dispiaciuto dal fatto di non poter udire la sinfonia del mare riprodotta dal famoso organo marino. Nel dubbio dormirò fino a tardi.
Dopo la prima graditissima cena di gala presso il ristorante Canal Grande, anche se di gala il menù rispetto ad altre feste omonime non aveva così tanto in comune, la serata a bordo è continuata con il Golden Party, una della feste più attese di questi cinque giorni, iniziata in tarda serata presso la piazza San Marco e proseguito poi in piscina centrale con l’esibizione di artisti del ghiaccio e un apprezzatissimo e notevole buffet a sorpresa organizzato a bordo vasca.
Diario di Bordo, giorno 5 – Dubrovnik, di nuovo.
Inutile negarlo, il cambio di rotta è stato una benedizione. Per quanto mi sia dispiaciuto non visitare la piccola Zara, la mattinata free style è stata una manna dal cielo. Dormire fino a tardi senza sveglie, senza programmi, che goduria! Quindi in realtà sulla prima parte della giornata non ho molto da raccontare.
Dopo pranzo e dopo una passeggiata tra i ponti interni alla scoperta delle opere d’arte – tutte Made in Italy – di Costa Venezia, il pensiero delle valigie comincia a diventare una presenza invadente e fastidiosa. Cerco di distrarre la mente con un caffè e una fetta di torta, ma il tempo che scorre mi ricorda che domani si sbarca e mi arrendo all’idea di dovermi rinchiudere in cabina per rimettere al proprio posto tutti i bei momenti di questa breve crociera. Fotografie, calamite, souvenir e una gran dose di ricordi. Alcuni li chiudo in valigia, altri in un luogo più sicuro dal quale difficilmente potranno andare persi. Dopo aver provato tre dei quattro ristoranti tematici e uno dei due ristoranti principali, non potevo sottrarmi all’idea di una cena al Lido Marketplace, meglio conosciuto come buffet. Il luogo perfetto secondo me, a bordo di una nave da crociera, dove poter ridere e scherzare senza il timore di poter recare fastidio ad altri ospiti. Dopo una bevuta a quello che ormai è stato soprannominato il caffè Florian di Costa Venezia, la serata termina in cabina dove, mentre si sistemano le ultime cose in valigia prima di lasciarle all’esterno, è inevitabile ripensare a tutti i bei momenti passati negli ultimi cinque, anzi quasi dieci giorni. È sempre amara l’ultima serata a bordo, acerba, aspra, ha un sapore malinconico. Ma bisogna mandare giù il boccone perché domani si sbarca, ma lo si fa con un nuovo carico di ricordi che rimarranno impressi, vita natural durante, nel cassetto della memoria.
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